Nel XVII e XVIII sec. assumono particolare rilievo gli esemplari genovesi composti da statuette lignee finemente intagliate e decorate da artisti quali A.M. Maragliano e G. Pittaluga, e quelli napoletani ricchi e scenografici, di un gusto fastoso che soppianta del tutto la tradizione mistica precedente: ai presepi napoletani, oltre ad artisti quali D.A. Vaccaro e G. Sammartino, lavorarono ceramisti, orafi, e altri artigiani che ne impreziosirono e sovraccaricarono la rappresentazione.
